paris fashion week

Milano Fashion Week: 3 digital trend di questa stagione da non dimenticare

Launchmetrics Content Team

La Milano Fashion Week è da sempre uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello mondiale.

Professionisti e appassionati di tutto il mondo si ritrovano ad ammirare le nuove collezioni in una sequenza frenetica di sfilate e presentazioni. Un tempo, le sfilate di Milano Moda Donna e Milano Moda Uomo, manifestazioni promosse e organizzate dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, erano riservate esclusivamente all'élite degli addetti ai lavori, ma oggi, grazie alla rivoluzione digitale e alla diffusione dei social media, chiunque può avere il suo posto nel front row di una sfilata.

Dopo aver analizzato le quattro principali fashion week - New York, Londra, Milano e Parigi - per realizzare il nostro report Data on the Runway, non abbiamo potuto fare a meno di notare 3 digital trend che sono conseguenza diretta dell'innegabile strapotere dei social media.

Influencer: Dal Front Row alla Passerella

Influencer e opinion leader di ogni tipo sono sempre più coinvolti nelle passerelle internazionali, sia attraverso collaborazioni dirette con i designer che con la loro semplice presenza unita all'immancabile foto o video dal front row dei look preferiti. Ormai anche i personaggi famosi della vecchia guardia, inizialmente restii a condividere le proprie vite su Instagram, Twitter o Snapchat, sono perfettamente a loro agio nell'oceano di hashtag. Grazie al boom dei social network possiamo registrare e analizzare esattamente la loro partecipazione a ciascuna Fashion Week.

Tra le passerelle internazionali, nella SS 18, Milano si è posizionata terza in termini di online participation con il 22% contro il 29% di New York e il 28% di Parigi. Anche se gli influencer hanno realizzato solo il 4% dei post relativi alla MFW, sono stati in grado di generare il 34% dell'engagement online! Questo trend ha coinvolto tutte le Fashion Week ed è probabile che continuerà, visto che gli esperti sostengono che il potere degli influencer nel 2018 sarà ancora più grande.

La capacità di un influencer di coinvolgere e attrarre un ampio pubblico è un fattore sempre più importante che i brand stanno iniziando a considerare per i propri show. La scelta di collaborare con un personaggio della TV, un famoso cantante, una supermodel di successo o una star dei social dipende ultimamente dal coverage che sono in grado di generare per il brand. Basti pensare che i 5 post più popolari della MFW sono stati realizzati dalle due sorelle top model, Gigi e Bella Hadid, e che quest'ultima, in particolare, ha conquistato il primo posto per il profilo social più engaging con un totale di 3.264.258 interazioni con soltanto 6 post.

Per darvi un'idea di quanto questo trend abbia caratterizzato la Milano Fashion Week, vi riportiamo una panoramica sui 10 migliori influencer, che può essere uno spunto interessante da tenere a mente per la prossima stagione.

Moda per Tutti: il Fashion diventa Democratico

Un altro fenomeno diffuso che è diventato più evidente durante le ultime Fashion Week è la democratizzazione del fashion. Come ha dichiarato Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, nella nostra intervista, "prima esistevano dei filtri tra le sfilate e i clienti finali"; i buyer e i giornalisti dei media tradizionali erano gli unici ad avere un'anteprima delle collezioni. Ora, grazie alla rivoluzione digitale, i consumatori possono vedere in tempo reale le nuove collezioni e i brand hanno accesso diretto alla clientela; questo permette alle aziende di costruire una relazione con i propri clienti. Di conseguenza, le sfilate non sono più semplicemente un modo per presentare le nuove stagioni ma sono piattaforme globali grazie alle quali i brand possono definire la loro identity e attrarre nuovi clienti. I brand commerciali e le storiche griffe del lusso sfilano ormai insieme nelle Fashion Week; ad esempio, alla London Fashion Week, Topshop e Tommy Hilfiger affiancano Burberry nella top 3 dei brand più citati nei media.

Un'ulteriore prova della democratizzazione della moda è il coverage delle testate online che non sono solo specializzate nel fashion. A Milano, AOL è stato il canale che ha generato il media impact value più alto, con circa $1.2 milioni. Vogue e il Daily Mail seguono a ruota. Il fatto che in cima a questa classifica ci sia una testata generalista ci spinge a credere che il pubblico in generale si stia interessando sempre di più alla moda.

Testate online

Milano Fashion Week: Business Internazionale

Digitalizzazione e Internazionalizzazione vanno di pari passo e questo è ancora più evidente quando guardiamo l'impatto generato da ciascuna Fashion Week nel mondo. In generale, le varie Fashion Week hanno fatto registrare coverage soprattutto fuori dal proprio territorio e in nazioni che sorprendono come Messico, Brasile, Australia e India. Quest'ultima si è addirittura posizionata terza tra le nazioni che hanno postato di più in merito alla London Fashion Week.

Per la Milano Fashion Week, in particolare, il raggio d'azione principale è stata l'Europa ma il pubblico italiano ha contato relativamente in termini di coverage. Sono stati gli user statunitensi, inglesi, francesi e spagnoli a generare un totale di quasi 180K post sulla #MFW.

Ecco un altro piccolo estratto del report dove potrete vedere esattamente quanto interesse abbiano dimostrato questi paesi durante le #MFW.

PAESI DOVE HA GENERATO IL MAGGIOR INTERESSE

Se desiderate avere un quadro più completo per ciascuna Fashion Week, potete scaricare gratuitamente il nostro report.

Let's talk about it Condividi con noi la tua esperienza e la tua opinione sugli argomenti compilando il modulo qui sotto.