“Gli influencer sono un trend passeggero”, dicevano. “L'influencer marketing è una bolla destinata a scoppiare”, dicevano.
Dopo 5 anni di interviste sistematiche ad oltre 600 professionisti del mondo della moda, del lusso e della cosmetica e ad oltre 200 influencer, quello che abbiamo scoperto con il nostro Stato dell'Influencer Marketing è l'opposto di quello che si pensava: l'influencer marketing è diventato una realtà stabile, è un ambito professionalizzato come mai prima d'ora ed è una pratica di marketing ancora in espansione!
Nel nostro quinto report annuale sull'Influencer Marketing non troverai solo un'analisi dettagliata dei dati ricavati dalla nostra indagine ma anche alcune storie di successo dei principali player del settore, interviste a professionisti di spicco - come Cristiana Monfardini, Chief Communication Officer di FENDI - e un'analisi dati di uno dei casi più di rilievo nel mondo della moda: Chiara Ferragni.
Ecco una piccola anticipazione di alcuni dei dati che dovresti assolutamente conoscere, tratti dal nostro report sull'influencer marketing.
5 Cose da Sapere sullo Stato dell'Influencer Marketing 2019
1. La Generazione Z è Qui
Alla domanda su quale target abbiano le loro campagne influencer, la maggioranza dei professionisti di moda, lusso e cosmetica ha risposto i "millennials". Tuttavia, abbiamo potuto notare un trend crescente dall'anno scorso: gli individui della Generazione Z (quelli tra i 6 e i 23 anni) stanno diventando sempre più un focus per i brand. La percentuale di intervistati che ha dichiarato di rivolgersi a questa giovane fascia di consumatori è quasi raddoppiata dal 2018.
L'importanza di questa generazione che cresce nei nostri settori è ulteriormente confermata dal report di Deloitte, Global Powers of Luxury Goods 2018: “Entro il 2025, i millennials e la Generazione Z rappresenteranno insieme più del 40% del mercato globale dei beni di lusso."
Per la prima volta nel nostro report sullo Stato dell'Influencer Marketing, abbiamo inserito anche un'analisi per settori così da offrire un approfondimento su come l'influencer marketing venga utilizzato nella moda, nel lusso e nella cosmetica. I risultati mostrano che, tra i 3 considerati, quello della moda è quello ampiamente più concentrato sulla Gen Z - 21% degli intervistati ha dichiarato di averli scelti come target.
2. L'Autenticità e gli Insight sull'Audience sono Essenziali
I professionisti del settore stanno diventando sempre più esperti di influencer marketing e questo è confermato anche dal fatto che danno sempre più importanza agli insight sull'audience quando scelgono gli influencer piuttosto che attenersi solo al numero di follower. Questo fattore, nel 2019, è il 3° più importante per i professionisti ( dopo "livello di engagement" e "qualità dei contenuti"). Gli influencer garantiscono ai brand l'accesso a nuovi target di consumatori ed è per questo che è fondamentale comprendere l'audience di un opinion leader prima di decidere se collaborare. Essere certi che l'audience di un influencer sia in linea con gli obiettivi del brand è fondamentale.
La scelta dei professionisti di dare maggior rilievo alla qualità dell'audience dell'influencer si riflette anche nel fatto che gli intervistati dichiarano che preferiscono lavorare con i Micro Influencer o i Mid-Tier Influencer (rispettivamente 45,5% e 37,7%). Alla domanda sul perché preferiscano degli influencer di portata minore, il 32,1% ha risposto che i Micro Influencer e i Mid-Tier Influencer hanno una connessione migliore con la loro target audience, mentre il secondo motivo è stata la qualità dei contenuti.
L'autenticità è decisamente una sfida in questo settore visto che i post sponsorizzati sono diventati sempre più prevalenti. Questo è il motivo per cui, quando abbiamo chiesto a Cristiana Monfardini, Chief Communication Officer at FENDI, in che modo si assicura l'autenticità quando lavora con gli influencer, ci ha risposto:"noi cerchiamo degli influencer che vogliano esprimere il loro talento e i loro messaggi autentici. La nuova generazione non è insulsa e ossessionata da filtri, si scopre decisamente talento e comportamenti che hanno un senso. Il segreto è mantenere con loro una conversazione reale, non solo comunicare con loro ma anche ascoltarli. È sorprendente scoprire quanto si possa imparare dalle nuove generazioni.”
3. Instagram è Ancora al Primo Posto ma Pinterest e YouTube stanno Crescendo
Non è un segreto. Quando si parla del canale preferito per l'influencer marketing, Instagram non ha rivali. Secondo i professionisti di moda, lusso e cosmetica, questo social media è il preferito per le campagne con gli opinion leader (è cresciuto dal 36% al 46% anno su anno). In termini di formati che funzionano meglio su Instagram, le immagini del feed sembrano essere le più efficaci secondo i professionisti, seguite a breve distanza dalle Stories (senza la funzione swipe-up). Questo può essere dovuto alla funzione Instagram Shopping che ha permesso a retailer e aziende di inserire un collegamento diretto ai prodotti sul loro sito tramite l'app. Quando Instagram lancerà Checkout - una funzione interna che permetterà agli utenti di fare acquisti direttamente sull'app senza essere reindirizzati sul sito web dell'azienda o del retailer - probabilmente vedremo questi due formati ottenere ancora più popolarità per l'influencer marketing. Al contrario, Instagram Live sembra essere una risorsa ancora non sfruttata.
Nel chiedere agli influencer con quale piattaforma preferiscano lavorare, abbiamo potuto notare una crescita sia di Pinterest che di YouTube. Il numero di influencer che sceglie questi canali per creare contenuti è salito rispettivamente del 6,4% e del 6,1%.
4. I Professionisti sono Sempre Più Esperti di Influencer Marketing
Moda, lusso e cosmetica sono state a lungo note per la loro resistenza ad adottare tecnologie e innovazioni digitali. Quindi, non sorprende che il 27,5% dei professionisti gestisca ancora le relazioni con gli influencer manualmente.
Tuttavia, c'è un evidente cambiamento nei nostri settori visto che, in base alle risposte date, la maggioranza dei professionisti sta comprendendo i vantaggi di adottare delle tecnologie specifiche. Un sorprendente 55,9% degli esperti di moda, lusso e cosmetica dichiara di utilizzare strumenti e tecnologie specifiche per l'influencer marketing per identificare e gestire le loro relazioni con gli opinion leader.
Il resto si affida a strumenti nativi come Google o Instagram. Tuttavia, questi presentano delle limitazioni, come confermato dal fatto che la percentuale di professionisti che dichiara di utilizzarli è crollata dal 30,5% del 2018 al 16,6% di quest'anno.
5. La Giustificazione del ROI: la Sfida in Corso
La misurazione corretta del ROI delle campagne è diventata la preoccupazione principale dei professionisti (quasi il 26% degli intervistati). E quello che preoccupa è che la maggioranza (27%) si affida al livello di engagement per misurare l'efficacia di una campagna.
Come ci ha detto Chris Davis, Head of Brand Partnerships di Gleam Futures: “Una campagna non dovrebbe essere misurata solo in base ai like e ai commenti ma con metriche reali come vendite, percezione del brand e propensione alla conversione. Queste possono essere difficili da tracciare ma, come industria, ci stiamo avvicinando a rendere questo tipo di misurazioni una pratica standard", e noi non potremmo non essere più che d'accordo.
Quando i professionisti dichiarano di incrementare le vendite con la collaborazione con degli influencer, il ROI può essere misurato grazie ai link tracciabili diretti all'e-commerce forniti agli influencer. Ma cosa succede se l'obiettivo è generare brand awareness?
Al giorno d'oggi, con algoritmi come il Media Impact Value®- che assegna un valore monetario ad ogni interazione, post o articolo - siamo in grado di comprendere il ROI e il buzz generato da ciascun post o campagna. E, dato che cresce la necessità di giustificare il ROI, i professionisti saranno obbligati a sfruttare questi algoritmi innovativi per misurarlo.
Scopri Tutti i Dati
Questi 5 fatti principali sono solo un piccolo stralcio di quello che troverai nel nostro report da 60 pagine sullo Stato dell'Influencer Marketing. Scarica la tua copia qui: