Sono passati tre anni quando abbiamo iniziato a parlare di Influencer Marketing. Nel corso di questi anni, la figura dell'Influencer è passata dall'essere una tendenza a trasformarsi in una realtà consolidata e una strategia di comunicazione in più a disposizione delle marche. La terza edizione dello Stato dell'Influencer Marketing 2017, nel quale hanno partecipato 600 professionisti d'Euorpa e Stati Uniti principalmente, ci offre molti dati che comprovano questa evoluzione. Quest'anno abbiamo puntato la lente di ingrandimento sul mondo della moda e del retail, un settore all'avanguardia nelle pratiche con i leader d'opinione e che al giorno d'oggi si afferma come uno dei più innovatori e creativi per il tipo di campagne sviluppate.
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Un settore orientato al ciclo del lancio di prodotto.
Il 65% dei professionisti del settore moda afferma di aver lanciato campagne o azioni con Influencer nel 2016. Un 3% in più rispetto agli intervistati degli altri settori. E non stiamo parlando semplicemente dei 'take over' su Instagram Stories o Snapchat utilizzati durante le Fashion Week, ma più in generale di come si sono evolute le strategie di questo tipo marketing di influenza nel 2017 e che assumono un'importanza sempre più strategica per l'elemento chiave che scandisce il ritmo di questa industria: il prodotto. Un 38% dei professionisti di questo settore affermano di aver collaborato con Influencer proprio per questo motivo.
Allo stesso tempo, è un settore con focus particolare sul prodotto finale. Ogni collezione deve farsi notizia, divantare virale sui social network e ampliare la sua risonanza fin quando i capi non arrivano al consumatore finale, momento che dovrebbe trasformare tutto questo rumore in vendite. Ciò giustifica il fatto che la tattica più utilizzata dal 23% dei brand di moda durante il 2016 sia stata il prestito di prodotto o i regali agli Influencer. Senza dubbio un'arma a doppio taglio, visto il mercato estremamente competitivo nel quale si muovono queste aziende. La creatività, l'originalità e la personalizzazione saranno fattori chiave per coloro che svilupperano strategie di prestito di prodotto con Influencer nel 2017.
L'Influencer Marketing: una strategia tra il fisico e il digitale
C'è una cosa che risulta evidente dal nostro report e il suo focus sul settore moda: l'Influencer Marketing non è né 100% online, né 100% offiline. Qualcosa di cui ho parlato qualche settimana fa durante la conferenza FashionTech di Berlino: 'Think Phigital', è il concetto che dobbiamo interiorizzare, specialmente i professionisti del settore moda. Infatti, come ci dimostrano i dati di questo report, gli eventi, per esempio - una strategia di pure relazioni pubbliche che nonostante la sua evoluzione della parte online, potremmo definire come tradizionale - ottiene un secondo posto di rilevanza come una startegia efficace per un 36% dei professionisti. Lo stesso accade con i prestiti di prodotto o sample (impiegati come tattica da un 23% degli intervistati) rispetto ai contenuti digitalli ( a cui si sono affidati l'11% dei brand).
Allo stesso modo, lo notiamo quando si chiede chi sono i responsabili delle strategie con Influencer. Per il 57% dei casi, gli intervistati hanno risposto il team di comunicazione e PR, seguito da un 19% che ha affermato che era il team di digital marketing a occuparsi di questo tipo di tattiche.
Non bisogna dimenticarsi che, in fondo, l'Influencer Marketing si basa sulle relazioni. Ne deriva il forte perso che hanno le strategie, le dinamiche e le tattiche più tipiche delle relazioni pubbliche tradizionali. Tuttavia, trovare la combinazione perfetta tra fisico e digitale è ciò che assicurerà risultati straordinari superando la frontiera tra mercati e permettendo ai brand del settore moda di raggiurere l'eccellenza fra la competizione.
Questa è solo una piccola parte di ciò che troverai nel nostro Stato dell'Influencer Marketing 2017. Ti invito a scaricarlo, leggerlo e a partecipare alla conversazione insieme ad altri professionisti del settore usando l'hashtag #InfluencerReport17. Buona lettura!