Vi ricordate le pubbliche relazioni tradizionali? Quando dovevate chiamare i giornalisti uno per uno, invitarli a cena o in viaggio in cambio di un articolo? Queste PR non esistono più! I professionisti di questo settore si esprimono su tutto il Web e non solo sui media tradizionali. Oggi pariamo di: social network -Twitter, Facebook, Linkedin –, di monitoraggio, di eventi in streaming, di comunicati stampa 2.0, di influencer...
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Le PR non sono solo le relazioni con la stampa
La comunicazione va oltre le chiamate, i pranzi, i viaggi con i giornalisti ... Ora le aziende necessitano applicare una prospettiva più globale e mettere in atto strategie specifiche, chiare, che coinvolgano tutti i canali, tra cui i social network, e che possano contribuire positivamente alla reputazione del nostro brand. Il tutto, coordinando il lavoro e gli obiettivi con altri dipartimenti, come il servizio marketing o digital. Bisogna tener conto di fattori esterni al nostro business, online e offline, e non limitarsi alla realizzazione di una rassegna stampa mensile con gli impatti delle pubblicazioni.
I social network sono il miglior esempio di evoluzione della comunicazione negli ultimi anni; hanno portato i concetti di immediatezza e trasparenza. Siamo tutti beta tester in questo mondo digitale in continua evoluzione. Tuttavia, alcune esperienze ci hanno dimostrato che su canali come Twitter la comunicazione che funziona meglio è quella one-to-one, trasparente e onesta. Ecco 3 consigli per utilizzare e sfruttare al meglio canali come Twitter.
1. Avere un profilo personale e attivo
Per cominciare, una domanda: avete un profilo attivo su Twitter? Se la risposta è no, devo dirvi che, come professionista della comunicazione state commettendo un grave errore. Twitter è attualmente un grande canale formidabile per costruire relazioni con i professionisti del vostro settore, per individuare e generare opportunità di collaborazione e per essere riconosciuto come un guru del vostro campo.
Oggi non basta essere identificati come un buon comunicatore 1.0, bisogna dimostrare le stesse capacità online. Come dice Skande nel suo libro “Fai di te stesso un brand”, coltivate il vostro personal branding, condividete contenuti di qualità per il vostro settore, cercate di diventare un punto di riferimento per altri professionisti nel vostro settore e soprattutto interagite! Twitter vi permette di fare tutto questo ed è per questo motivo stesso che dovete utilizzarlo.
Bisogno d’ispirazione ? Date un’occhiata a queste professioniste delle PR e della comunicazione!
2. Identificare e interagire con il vostro target d’influencer
L'email esiste ed è sempre utilizzata. Secondo il nostro studio sullo stato dell’Influencer Marketing nel 2014, 66% dei professionisti del marketing e della comunicazione preferiscono l’e-mail come primo canale d’interazione. Tuttavia, riuscire a catturare l'attenzione via e-mail diventa sempre più difficile ed è una realtà con la quale tutti noi dobbiamo confrontarci!
Le persone, come i giornalisti, che ricevono un centinaio o più messaggi di posta elettronica al giorno, hanno automatizzato filitri o leggono trasversalmente le loro e-mail, tanto che a volte, anche un’e-mail perfetta finisce direttamente nel cestino!
E se ci concentriamo sugli influencer, persone in genere molto digital, l'e-mail diventerà solo un canale per approfondire il rapporto professionale. Sempre nello stesso studio, più del 57% degli intervistati vede Twitter come il canale più adatto per entrare in contatto con i suoi influencer.
Quali sono le tappe principali da seguire per iniziare questo processo di interazioni?
Identificare su Twitter le persone che sono potenzialmente interessate ai vostri contenuti e al vostro settore
Il motore di ricerca di Twitter è uno dei primi strumenti da utilizzare, e il più veloce. L'unica cosa da fare è pensare alla parola chiave, al settore, all'hashtag per identificare le persone in relazione a questi temi, selezionando l'opzione "persone" nella colonna di sinistra. Tenete a mente che queste ricerche sono effettuate sulle biografie degli account Twitter e non sul tipo di contenuti condivisi; le vostre ricerche devono essere orientate in questa direzione.
Un altro strumento utile per identificare i profili interessanti è Tweepz, un semplice motore di ricerca su cui, inserendo le parole chiave, ottenete una lista di persone con il loro numero di followers, following e aggiornamenti. È anche possibile utilizzare filtri per affinare le ricerche: in base al numero di followers, di abbonati o ancora l’anno di creazione dell’account.
Ci sono molti strumenti per identificare i profili interessanti su Twitter, ma se volete approfondire la ricerca sui vostri influencer, avrete bisogno di uno strumento che permette di includere la ricerca sul contenuto dei tweet e di altre pubblicazioni sui blog e altri social media network; gestire questi contatti e accedere alla cronologia delle interazioni, le loro pubblicazioni, ecc...
Organizzate i vostri contatti
Creare liste su Twitter per classificare i vostri contatti, per esempio differenziando i professionisti del marketing dagli esperti dei social network o dai blogger del settore delle PR... Gli elenchi vi permettono di accedere ad una timeline più pulita e che riguarda solo una tematica precisa. Per esempio, immaginate di lavorare per un brand nel settore della moda. È probabile che vogliate seguire e separare i contenuti condivisi dai blogger specializzati in scarpe da quelli specializzati in borse, dai giornalisti lifestyle, dai brand concorrenti o ancora dai vostri omologhi del settore...e tutto ciò che in maniera organizzata e non in una timeline con diecimila tweet.
In che modo questa segmentazione puo aiutarvi? Principalmente per identificare potenziali opportunità di comunicare ad un pubblico specifico, capire le loro esigenze, il tipo di informazioni che li interessa e, perché no, conservare una specie di newsfeed relative al vostro settore... Questo è il modo migliore personalizzare le vostre comunicazioni e fare leva sulle conversazioni.
Se oggi avete milioni di follower e nessuna lista segmentata, vi consiglio di utiliser TwitlistManager. Questo è un programma gratuito e molto semplice per organizzare le persone che seguite in diverse liste.
Passate alle PR 2.0
Alla fine, si tratta di rapporti umani, che, 2.0 o meno, sono al centro del lavoro dei professionisti della comunicazione. Condividete i contenuti dei vostri contatti chiave, rispondete alle loro richieste online, entrate nel loro radar. Allo stesso tempo, non dimenticate mai l'ambiente offline. Un buon equilibrio di relazioni on e off è la chiave del successo!
Molti usano Twitter come canale per approfondire il loro rapporto con gli influencer: invitateli ai vostri eventi e ricordate loro che sono sempre i benvenuti!
3. Non perdete di vista le persone che partecipano ai vostri eventi : monitorate !
Come ho detto prima, Twitter è un vero e proprio alleato per gli eventi. Ormai tutti gli eventi hanno un hashtag per centralizzare le conversazioni. Se state organizzando un evento, i consigli sono i seguenti:
- Impostate un monitoraggio sull’hashtag qualche settimana prima dell’evento. Date un’occhiata all’infografica “Come pianificare un monitoraggio online per un evento?”!
- Creare un elenco con i contatti che avete individuato e che parteciperanno a questo evento (speakers, organizzatori, partecipanti) e includete in questo elenco le persone che identificate attraverso il vostro monitoraggio.
- E perchè no, chiedere a queste persone di incontrarvi IRL (in real life) durante l’evento?
Chi dei nostri cari follower è al @IABItalia oggi e domani? Fateci sapere! Vogliamo incontrarvi tutti! #iabforum
— Launchmetrics Italia (@LaunchmetricsIT) November 25, 2014
In questo modo, potrete conoscere le persone chiave che parteciperanno all'evento e organizzare una piccola esplorazione dei contatti potenziali per le PR o la comunicazione della vostra azienda.
Da tenere a mente : Twitter non è un comunicato stampa
Ricorda che Twitter è "contenuto". Molte aziende che forniscono informazioni "corporate" regolarmente, che sono interessanti per i media, spesso hanno un profilo "stampa" e un altro più "corporate". Nel primo caso, il contenuto è destinato esclusivamente ai giornalisti che cercano costantemente informazioni, quindi condividere un comunicato stampa ha senso in quanto il profilo funziona come un newsfeed. Nel secondo caso, come per gli account personali dei dipendenti dell’azienda, è meglio adottare un approccio in base al contenuto. Nessuno vuole leggere un comunicato stampa in formato PDF su Twitter o condividerlo... Preparate un’infografica, un post sul blog o una versione 2.0 della vostra sala stampa per diffonderlo su sui canali social?
Su Twitter cerchiamo contenuto, non messaggi “corporate”! Come vi abbiamo già detto, non vendete comunicati stampa, create contenuti di qualità..e avanti tutta con le PR 2.0 ! 🙂