Per realizzare il nostro quarto report annuale dedicato allo Stato dell'Influencer Marketing 2018 per Moda, Lusso e Cosmetica abbiamo intervistato oltre 600 professionisti del settore che si occupano di marketing, comunicazione e pubbliche relazioni. Tra questi, Jeoffrey Romano, Digital PR & Social Media Manager del brand italiano di calzature haut-de-gamme Santoni, con una lunga esperienza nella gestione di campagne di influencer marketing.
Ecco cosa ci ha raccontato Jeoffrey Romano sull'influencer marketing nel mondo della moda oggi.
Credi che l'influencer marketing continuerà ad essere efficace nel prossimo futuro?
Sì, non credo a chi parla della "bolla" degli influencer. Per essere precisi, credo nell'evoluzione, nei nuovi format e in nuove forme di collaborazione. Micro-influencer? Socialite? Può essere.
In che modo un micro-influencer può supportare un brand?
I micro-influencer aiutano a coinvolgere la target audience e a portare più conversioni perché possono entrare in contatto con un’audience fedele.
Quali sono i benefici che si ottengono nel lavorare con lo stesso influencer su diverse campagne?
Si costruisce un rapporto di fiducia con l'audience che genera un engagement maggiore e, quindi, una migliore conversazione.
Com'è cambiato l'influencer marketing negli ultimi anni?
In poche parole, i principali cambiamenti sono stati la crescita esplosiva dei Social Network (come Instagram, Facebook, etc.), la comparsa di persone comuni come influencer (blogger e socialite) e il ruolo strategico delle analisi in questo settore.
Il monitoraggio e la valorizzazione di queste attività rappresentano ancora una sfida per i brand moda: quale credi sia il problema?
Si tratta di una questione complessa. Secondo me, la sfida reale è calcolare chiaramente il ritorno sull'investimento di una campagna influencer. Brand awareness? Vendite? Dipende da quali obiettivi si pone l'azienda.
I brand moda dovrebbero investire di più nell'influencer marketing?
Sì, perché moda e immagini vanno a braccetto. Posso spiegarlo in tre semplici passaggi: primo, l'influencer realizza l'immagine con il prodotto. Poi, l'influencer posta questa immagine sui suoi social network e, infine, il prodotto è acquistabile sulla nostra boutique online.
Gli influencer sono pagati correttamente?
Sì. Naturalmente dovremmo analizzare caso per caso. Se parliamo della nostra azienda, assolutamente sì.
Cosa cerchi in un influencer?
Prima di tutto deve essere in linea con l'estetica del nostro brand. In seconda battuta, cerchiamo persone che amino indossare brand complementari al nostro. Infine, ma non di minore importanza, cerchiamo influencer che sappiano coinvolgere i loro follower in un modo originale ed unico, tanto da poterli definire dei nostri brand ambassador.
Cosa rende grande una campagna di influencer marketing?
Dipende dagli obiettivi ma, in generale, sicuramente raggiungere il target e coinvolgere l'audience.
Come mai i millennials sono così attratti dal potere degli influencer?
Perché credono a quello che dicono i loro simili, quindi sono più propensi a fidarsi di un influencer che di un brand. Inoltre, gli influencer danno solitamente il via a delle tendenze e determinano cosa diventa desiderabile sui social network.
Jeoffrey Romano è solo uno degli oltre 600 professionisti che abbiamo interpellato per il nostro report ai quali, per la prima volta, si sono aggiunti anche 200 influencer con lo scopo di offrirvi un quadro davvero completo sullo Stato dell'Influencer Marketing 2018 per la Moda, il Lusso e la Cosmetica. Se desiderate avere maggiori informazioni e insight potete scaricare la vostra copia gratuita del report dal nostro sito.