Target, persone, leadgen, funnel ...influencer engagement! Quest’ultimo è il nuovo termine utilizzato e riutilizzato all’esaurimento dagli esperti del marketing e della comunicazione digitale. Beh, per quanto strano possa sembrare, l’engagement degli influencer ha molto più in comune con quelle che chiamiamo relazioni pubbliche che con una qualsiasi rivoluzione tecnologica o termine in voga. L'unica cosa che cambia sono i giocatori, i canali per interagire con loro e i formati utilizzati per farlo. In sostanza, è ancora la stessa cosa..adattata all’ambiente digitale.
Ma sei davvero sicuro di conoscere tutto di questo nuovo modo di interagire online con gli influencer? In questa serie di articoli che lanciamo oggi, vogliamo creare un dizionario dell’engagement degli influencer, da A a Z. Se vuoi saperne di più su questa nuova tendenza, comincia dalla lettera A…
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Index
A come “Advocacy”
Jay Baer, famoso blogger e influencer, dice: "La vera influenza richiede due cose: audience e advocacy". L’advocacy è il livello più alto che l’influencer può raggiungere con un marchio, un livello che porta con sé quello che è probabilmente il bene più prezioso che gli influencer possono vantare, la fiducia e il rispetto in un brand. A questo livello, la prescrizione è quasi naturale!
Gli influencers possono passare attraverso diverse fasi nella loro interazione con i brand, ma quando diventano “brand advocates” non hanno solo un impatto sui lead generate e le vendite, ma offrono l’occasione per trasformare i tuoi consumatori in clienti e i tuoi collaborator/dipendenti in advocates e in influencer.
Date un'occhiata a questa infografica da BzzAgent con alcuni dati sul potere dei brand advocates:
B come "Blogger"
Quando si parla di influencer, pensiamo automaticamente ai blogger. Probabilmente perché sono il tipo più comune di influencer online, in quanto utilizzano una piattaforma che ha un grande potenziale per creare contenuti. Nella nostra prima edizione sullo stato dell’Influencer Marketing in Italia abbiamo rilevato che il 40% dei professionisti del marketing e della comunicazione usano i blog degli influencer per entrare in contatto con loro. Qualcosa che la dice lunga su questo canale quanto alla visilibità dei tuoi influencer.
Qualche mese fa, iBlogzone ha pubblicato un articolo che sottolinea l'importanza di queste piattaforme, così come la loro influenza nel processo decisionale del consumatore.
C come "Contenuto"
“Content is King”! C'è un motivo per il quale tutti stanno usando questa frase negli ultimi anni. Secondo i risultati dell’indagine sull’Influencer Marketing accennata in precedenza, il 57% degli intervistati ha detto di aver effettivamente utilizzato il contenuto per stabilire un rapporto con i loro opinion leader online.
A volte questo significa cercare di creare quella che noi chiamiamo "contenuto di riconoscimento" (content acknowledgement), come per esempio questo contenuto creato da Hubspot con l’infografica “22 Influencer Marketing Ideas From Influential Marketers” in cui hanno incluso le citazioni dei professionisti leader del settore.
Possiamo anche parlare di "contenuti collaborativi" (collaborative content) quando raggiungiamo un livello sufficientemente elevato di interazione per essere in grado di co-creare white paper e webinar. Potete trovare alcuni esempi di questo tipo di interazione nel nostro whitepaper “7 tecniche per sedurre i tuoi influencer”.
Ma il contenuto gioca un ruolo essenziale anche quando siamo agli inizia della relazione con l’influencer. Vi riproponiamo un grafico che abbiamo utilizzato durante il webinar " Verso le PR di domani : il ruolo dell’Influencer Marketing " nel descrivere il processo di una strategia di content marketing.
D come "Database"
Beh ... Non è esattamente una definizione di Influencer Marketing, piuttosto di cosa NON è Influencer Marketing. È necessario essere chiari sul fatto che gli influencer non sono parte di un database qualunque o ancor meno di un marketplace di influencer nel quale questi ultimi sono pagati per esserci. Uno degli asset più importanti dell’influencer è la sua indipendenza, l’onestà del suo contenuto e gli stretti legami che instaurano con la loro community. Quindi, guadagnarsi la loro fiducia e sviluppare una relazione a lungo termine con loro non si fa attraverso database, ma si lavora con il tempo. I risultati saranno ancora più significativi.
Un buon strumento per identificare gli influencer online vi aiuterà a identificare la persona più appropriata per la tua campagna o per il prodotto che sta promuovendo al momento. Da qui in poi, sei tu il capo e dovrai cominciare una relazione e lavorare sul tuo network di contatti. Per fare questo, Margherita consiglia "Due gradi e mezzo di separazione" di Domitilla Ferrari!
E come "Expertise"
È l'ingrediente fondamentale che ogni influencer dovrebbe avere. Quando si parla di influencer, non stiamo parlando solo di persone che vantano migliaia di follower sui propri account social... Noi usiamo sempre tre elementi per descrivere l'influenza, ma tutti e tre possono riassumersi in una parola sola : compentenza, expertise.
- l’esposizione (potenziale audience mediatica e social in base al soggetto ricercato)
- la participazione (livello di partecipazione col soggetto ricercato)
- l’eco (capacità di creare opinione e acquisire influenza rispetto alla tematica in questione)
L’influenza non è assoluta, ma dipende dal contesto. L’esperienza e il know-how permettono alle persone di diventare opinion leader all'interno della loro community.
Non perdetevi il prossimo episodio della serie " Dalla A alla Z " con molte altre definizioni dell’Influencer Engagement ! 🙂