La nostra serie di interviste #InfluencerInsiders, nata per conoscere il punto di vista dei nuovi opinion leader, gli influencer, sui cambiamenti in atto nel mondo della comunicazione, prosegue con Diego Puzzangara, meglio conosciuto come Diegobrus. Siciliano doc, Diego si trasferisce a Milano qualche anno fa per lavorare come PR e digital strategist per agenzie e brand di moda. Appassionato di viaggi wild e cinema, fa parte della crew di una delle più famose serate della notte milanese!
Ecco l'intervista a Diego Puzzangara alias Diegobrus
Come sei diventato un influencer?
Più che influencer mi definisco content creator. Sono un grande appassionato di foto, video e storie in generale. Ho raccontato e cercato di esprimere quello che sentivo attraverso questi canali: la mia storia, la mia vita, tutto quello che vedo nella realtà che mi circonda, e chi mi ha letto ha mostrato di apprezzare questo approccio.
Credi che ci siano delle differenze tra un influencer uomo e donna?
No, non credo. Secondo me, le differenze esistono solo nei contenuti.
Cosa ne pensi dell’influencer marketing in Italia?
Da qualche anno ormai è un po' inflazionato. Spesso le aziende rischiano di fare l’errore di lavorare sempre con gli stessi talent. Ma adesso il mercato credo stia cambiando. Servono volti nuovi e contenuti meno statici. I contenuti sono troppo perfetti e ben curati. Finti. Troppo styling anche per bere un semplice caffè. Questo modo di comunicare oggi non funziona più perché il pubblico vuole vedere il protagonista della storia che viene veicolata sui social, anche nelle imperfezioni. Questo rende il soggetto più umano, più “accessibile”. Vero.
Qual è il segreto per continuare ad essere seguito?
Non esistono segreti. Basta raccontare la tua storia. Senza filtri. Mi scrivono molte persone per dirmi che apprezzano i miei contenuti dicendo che sono veri, simpatici e accessibili. Prendo la vita con leggerezza e, se posso strappare un sorriso a qualcuno, ne sono felice.
Cosa spinge Diegobrus a rinunciare ad una collaborazione con un brand?
Rinuncio alle collaborazioni quando il brand vuole trasmettere un messaggio che non fa parte del mio modo di essere. O meglio vuole trasmetterlo attraverso i miei canali, imponendomi il copy. Il mio è un lavoro creativo, in cui investo molto tempo giorno per giorno. Però non va snaturato.
Qual è stata, invece, ad oggi la migliore collaborazione della tua carriera?
Sono felice di aver collaborato con brand italiani e internazionali. L’esperienza più significativa per me è stata il Cammino di Santiago de Compostela, con la collaborazione di un noto brand di e-commerce. È stato un viaggio fisico, introspettivo, ma soprattutto vero. Immerso nella natura, ti ritrovi faccia a faccia con chi sei veramente, senza inibizioni, pronto ad emozionarti anche solo osservando ciò che ti sta attorno, regalandoti sensazioni di pace infinita.
Infine, Diegobrus, facciamo un piccolo gioco con alcune domande…
Blog o social? Instagram!
Foto o Stories? Stories.
Il tuo brand moda preferito? Prada, rispecchia molto il mio stile.
iPhone o Macchina fotografica? iPhone.
Città del cuore? New York.
Il miglior momento di questo 2019 fino ad ora? Non è ancora arrivato!