Nel mondo degli influencer in Italia e all'estero si sta diffondendo una nuova tendenza. I talent non sono più solo semplici modelli che posano per shooting fotografici e video indossando questo o quel brand. Da qualche tempo, infatti, assistiamo ad un sempre maggiore coinvolgimento dei fashion influencer nell'ideazione delle campagne.
Tra i primi social influencer a percorrere questa strada nel nostro paese Andrea Faccio, veneziano, amante degli sport outdoor e appassionato di viaggi e avventura. Già ambassador di diversi brand internazionali, Andrea, con i suoi 146mila follower su Instagram, è uno dei nomi maschili più in vista del momento, sicuramente anche per la sua capacità di essere un vero content creator. Lo abbiamo intervistato per la nostra serie #InfluencerInsiders nella quale raccogliamo i pensieri di queste nuove figure nei media per dare voce ad uno dei fenomeni più rivoluzionari degli ultimi anni.
Ecco cosa ci ha raccontato Andrea Faccio sull'essere influencer in Italia e sul suo percorso.
Come hai iniziato a lavorare come influencer?
È iniziato tutto mentre frequentavo l’università a Venezia, all’epoca ero ancora inesperto riguardo a questo mondo. A seguito delle prime collaborazioni con piccoli brand, il percorso è stato graduale e in ascesa.
Cosa ne pensi dello scenario influencer in Italia?
Penso che in Italia venga dato molto peso al discorso ‘quantità’ e non ‘qualità’ dei follower/contenuti. Non credo sia ancora un mercato meritocratico, cosa che invece, si sta sviluppando all’estero.
In un ambito in cui tutti, idealmente, sembrano poter diventare influencer e che è in continuo fermento, qual è la tua ricetta per distinguerti e continuare a far crescere il tuo account?
Non esiste una formula magica, il segreto sta nella varietà dei contenuti; cerco di differenziarmi sempre e creare ad ogni scatto qualcosa di nuovo che possa catturare l’attenzione dei miei follower.
In base a cosa scegli con quali brand collaborare?
Scelgo i brand in base alle affinità che ho con quest’ultimi a livello stilistico e che rispecchino il mio gusto personale.
E cosa ti fa, invece, rinunciare ad una collaborazione?
Esattamente l’opposto della risposta precedente.
Uno dei nostri suggerimenti, e anche nuovi trend, in ambito influencer marketing è quello di far partecipare il talent al processo creativo. Cosa ne pensi?
Credo che sia un grande passo avanti, la cooperazione tra influencer e brand può sicuramente portare a risultati più efficaci.
Ci racconti una collaborazione/un progetto che ti ha particolarmente entusiasmato?
Il progetto che ho preferito è con il brand The Kooples che mi ha affidato la direzione creativa della loro ultima campagna social. A seguito del lavoro, mi sono reso conto che essere dall’altra parte dell’obiettivo non è affatto male.
Quali sono i tuoi obiettivi da influencer per il 2018?
Alla base degli obiettivi c’è il focus sul progresso dei contenuti fotografici. Mi piacerebbe intensificare la sezione ‘travel’ sul mio profilo e raggiungere brand a cui ambisco da sempre.
Infine, facciamo un piccolo gioco con alcune domande…
Foto o Stories? Foto
Il tuo brand moda preferito? Loewe
iPhone o Macchina fotografica? Netflix
Città del cuore? Marrakech
Il brand con il quale hai lavorato meglio nella tua carriera? Calvin Klein
Il miglior momento di questo 2018 fino ad ora? I miei momenti più belli li ho vissuti sicuramente durante i viaggi ma, pur lavorando con i social, qualcosa è bello tenerlo per sé.